Conservazione dell’olio extravergine di oliva: i nostri consigli

Qual è il miglior contenitore per conservare l’olio extravergine di oliva?

Per conservare l’olio extravergine di oliva senza alterare le sue caratteristiche, è necessario preservarlo principalmente dalla luce, dall’aria, dagli odori e dalle temperature (troppo alte o troppo basse). L’olio extravergine di oliva va quindi conservato in luoghi freschi e asciutti, lontano da fonti di calore ed è buona abitudine chiudere sempre la bottiglia dopo l’uso.

Il miglior materiale per la conservazione dell’olio è senz’altro il vetro, purché venga utilizzato quello scuro. Nella vendita al dettaglio, soprattutto per le confezioni da 5 litri, è impiegata la lattina in banda stagnata, cioè un foglio di acciaio rivestito da un sottile strato di stagno; questo tipo di confezione è buona perché protegge integralmente dalla luce.

Olio in latta o in vetro, quanto dura?

Se ben conservato in contenitori ancora sigillati, l’olio extravergine di oliva rimane integro nelle sue caratteristiche organolettiche (colore, sapore, aroma, ecc…) anche per più di 15 mesi, ma con il passare del tempo perde pigmentazione, il profumo e l’aroma si indeboliscono e il retrogusto diventa più sgradevole. È credenza molto diffusa che l’olio debba “maturare” con il tempo, che sia pertanto ideale consumarlo l’anno successivo o addirittura due anni dopo la produzione. Chiaramente si tratta di un’antica usanza, basata di princìpi del tutto inesatti.

Non parliamo di vino, un extravergine più è fresco più è buono! Questo significa che, indipendentemente dal tipo di cultivar di oliva utilizzata, tutti gli oli extravergini esprimono il massimo in termini di gusto e olfatto, nonché di virtù salutistiche, non appena franti e durante il primo anno di vita.

L’olio quindi non migliora invecchiando, tutt’altro!

Travasare l’olio extravergine di oliva dalla lattina: è utile?

La domanda più comune tra i clienti è: l’olio extravergine acquistato in lattina da 5 litri va travasato? La risposta è sì. Per mantenerlo al meglio è consigliabile acquistare, in ferramenta oppure in un comune negozio di casalinghi, tre o quattro bottiglie in vetro e travasarlo con un imbuto. Potrete così tenere a portata di mano solamente la bottiglia che utilizzate in quel periodo, senza aprire e chiudere la vostra lattina che finirebbe ben presto per incamerare aria e odori. Senza contare la scomodità!

Chiaramente anche in questo caso vale la regola del vetro scuro come miglior recipiente per conservare l’olio ma andranno benissimo anche delle bottiglie in vetro trasparente purchè conservate nella credenza lontano da fonti di luce e calore. Attenzione: è importante che le bottiglie siano nuove o, in ogni caso, ben lavate e prive di odori che potrebbero contaminare il vostro olio extravergine: ricordate che si tratta di un prodotto vivo, fortemente contaminabile. Al bando quindi le bottiglie utilizzate precedentemente per vino o aceto! E il tappo? L’ideale sarebbe utilizzare bottiglie da acqua con tappo incorporato, nuovo anch’esso, mentre sulla bottiglia da utilizzare come oliera è consigliabile fissare un comune tappo dosatore con beccuccio richiudibile.

Già da qualche anno è entrata in vigore una legge (del 30 ottobre 2014, n. 161), purtroppo non ancora del tutto rispettata, che impedisce ai ristoratori di utilizzare oliere e bottiglie prive di tappo antirabbocco. Gli extravergini Intini sono dotati da molti anni del tappo antirabbocco, anche per la vendita al privato consumatore. Questa forma di tutela impedisce di rimuovere il tappo e riutilizzare la bottiglia: per un olio extravergine di oliva di altissima qualità è preferibile infatti principiare ogni volta bottiglie nuove. È bene inoltre non tentare di manomettere l’apposito tappo con biglia in funzione anti-rabbocco per evitare rischi per la salute.

Come si smaltisce la lattina di olio?

Le lattine per olio extravergine sono realizzate in banda stagnata, il cosiddetto “acciaio dolce”, rivestita da uno strato di stagno che ha la funzione di proteggere gli alimenti dalle alterazioni chimiche. Un materiale atossico, ideale per la conservazione de prodotti alimentari, che rientra nella categoria dei metalli e che, naturalmente, va conferito nel cassonetto dei metalli. Non è necessario sciacquarle, ma soltanto eliminarne tutto il contenuto.

Il sistema di raccolta è diversificato a seconda delle zone di residenza ma generalmente le lattine di olio vanno conferite nel bidone degli imballaggi in plastica e metallo, senza necessità pertanto di separarle dal tappo in plastica di cui sono dotate.

Come riciclare consapevolmente la bottiglia di Olio Intini

La parte svitabile della chiusura Intini, ovvero la capsula che funge da tappo, è costituita da alluminio e plastica: va considerato dunque come un poliaccoppiato in quanto i componenti, appunto di alluminio-plastica, non sono separabili se non utilizzando appositi attrezzi, quali coltello, taglierino o forbici. Essendo prevalente in peso la plastica rispetto all’alluminio, andrà smaltita negli appositi cassonetti dedicati alla plastica. Esiste poi la parte che rimane vincolata alla bottiglia in vetro, ovvero l’anello di garanzia e il sistema antirabbocco: essendo in questo caso di peso nettamente inferiore al vetro e non amovibili, andranno smaltiti insieme alla bottiglia nell’apposito contenitore del vetro.

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